Chi come me è cresciuto nel culto della omonima opera teatrale messa in scena da Roberto De Simone con un gruppo di cantanti attori napoletani di livello eccelso (Peppe e Concetta Barra, Isa Danieli, Virgilio Villani tanto per citarne alcuni), si è avvicinato con diffidenza a questa trasposizione cinematografica in forma di graphic novel del racconto omonimo tratta da Lo cunto de li cunti di Giovambattista Basile (siamo nel ‘600).
E invece tutto funziona alla perfezione, anche perchè il film non prova neanche a scimmiottare l’opera teatrale ma, pur trasferendo l’azione nel XX secolo ed in un contesto completamente diverso, riesce a mantenerne intatto lo spirito originale, regalandoci un’ora e mezza di emozioni.
Merito certo degli sceneggiatori, ma anche delle tecniche di animazione utilizzate, al livello dei migliori esecutori americani e giapponesi, ed degli attori che prestano le loro voci ai vari personaggi.
Un film veramente da non perdere.
Sono curiosa di sapere di cosa tratta. Non ho mai sentito parlare di quest’opera.
sei troppo giovane mi sa. L’opera di De Simone è del 1976, in napoletano, molto molto piacevole. Questo film parte dalla stessa idea ma la sviluppa in maniera diversa. Io ne consiglio la visione.
Ero nata ma ero piccola. Grazie!